Cucina minima o non cucina
Per prendere confidenza con la cucina senza dover cucinare!
Il termine “cucinare” significa cuocere le vivande e cuocere a sua volta (dal latino coquere) significa sottoporre qualcosa all’azione del fuoco così da provocarne una mutazione, a rigor di logica quindi i consigli che troverete a seguire sono più per “assemblare” che per cucinare.
Per questo possiamo chiamare questa una “non cucina” o se si preferisce una “cucina minima”.
Prevede infatti accostamenti d’effetto per gusto, consistenza e cromatismo con interventi di cottura e preparazione quasi nulli.

Esempi conosciuti da tutti sono i carpacci o i gambi di sedano ripieni di gorgonzola e noci oppure l’onnipresente prosciutto con melone o fichi ma ci sono anche gli spiedini di frutta e formaggio, qualche idea ve la daremo più avanti ma le possibilità sono davvero infinite, in pratica potreste preparare una cena intera senza fornelli o quasi!

Ecco un esempio per un menù magari di tarda estate o inizio autunno:
Tartine nere di bresaola e caprino
Pennette al salto vaniglia e peperoncino
Carpaccio di manzo ai porcini
Dessert della salute

Per le tartine nere basta tagliare in forme regolari delle fette di pane integrale, imburrate leggermente con del burro salato, disponete sopra una fettina ripiegata di bresaola e per finire un fiocchetto di caprino. Una macinata di pepe e un filo di olio per condire alla fine.

Le pennette saltate sono al limite della banalità ma hanno una loro nobiltà per merito della vaniglia.
Scolate al dente delle pennette e mettetele direttamente in una padella dove avrete scaldato dell’olio extravergine di oliva, un paio di peperoncini freschi a fettine e una bacca di vaniglia tagliata per il lungo, saltate brevemente e via dal fuoco mantecate con una noce di burro salato. Con il caldo della pasta e movimenti rotatori della padella (ma in assenza di manualità aiutatevi pure con un cucchiaio di legno) il burro formerà una cremina golosa. Appena sciolto il burro, servite.

Il carpaccio di manzo che vi preparerà il vostro macellaio dovrà essere di primissima scelta, con il crudo non si scherza. Disponetelo sul piatto di portata e copritelo con una coltre di funghi porcini puliti e affettati finissimi. Utilizzate funghi piccoli e sodi. Condite al momento di servire con olio, sale e pepe.

Il dessert è copiato dalla carta del ristorante di un famoso centro benessere.
Mischiate della ricotta fresca con del miele e un poco di cannella in polvere, mettete la crema ottenuta in bicchieri singoli, un cm o un cm e mezzo di crema per ospite basterà.
Marinate della frutta di stagione a pezzetti in limone e zucchero per un paio d’ore quindi mettetene uno strato di 2 cm sopra la crema di ricotta. In fine sbriciolate sopra degli amaretto o cospargete con del muesli croccante…ed è pronto anche il dolce al cucchiaio.

Di seguito un elenco di idee che potrete sviluppare e modificare, prendetele solo come suggerimento!
Pomodorini ciliegia ripieni con tonno sminuzzato e maionese
Involtini di melanzane grigliate ripiene di feta
Tartine con salmone e burro salato
Tartine ai patè vari
Spiedini di frutta e formaggi vari
Spiedini con pomodoro bocconcini di mozzarella e basilico
Sedani o foglie di indivia con gorgonzola e noci
Pane nero con bresaola e caprino
Melone o fichi con prosciutto crudo
Ananas e prosciutto cotto
Avocado con gamberetti e maionese
Uova sode ripiene
Carne alla tartara (si può utilizzare come variante anche il tonno o lo spada freschi)
Carpaccio di manzo (da coprire con funghi o carciofi o tartufo e scaglie di grana)
Pesci marinati (affumicati e non)
Tutte le insalate
Tutte le macedonie
Mousse di frutta (come base panna montata o yogurt greco)

e spazio alla fantasia!

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