Butta la crisi in pentola
Come cucinare risparmiando, una piccola guida per una buona cucina in tempo di crisi.
Qualcuno mi ha detto che la parola “crisi” in giapponese è composta da due ideogrammi, uno significa “problema” e l’altro “opportunità”. In questo modo vengono messe in luce le due facce della medaglia suggerendo che ci sono possibilità anche nei momenti più bui…basta saperli trovare!
Noi occidentali siamo inclini a soffermarci sulla parte negativa, sul problema più che sulle opportunità che potrebbero esserci. In effetti quanto è cambiato il nostro modo di fare la spesa? Ci lamentiamo ma guardando cosa c’è nei carrelli della spesa non mi sembra che sia cambiato il nostro stile di vita. La risposta alla crisi e alla diminuzione di risorse non è comprare meno ma comprare in modo più consapevole, senza rinunciare alla qualità ma imparare per assurdo a comprare meglio!

Approfittiamo di questa opportunità per imparare a utilizzare ad esempio tagli di carne meno cari ma forse più gustosi di filetto e costata, gestiamo meglio la nostra dispensa come avrebbero fatto le nostre nonne ma sfruttando tutte le tecnologie che oggi abbiamo a nostra disposizione.
Guidate da buon senso e buon gusto impareremo a risparmiare dove si può senza rinunciare alla qualità delle materie prime.


Prendiamo l’esempio della carne.
Se voglio risparmiare non c’è bisogno di rinunciare alla qualità di una razza bovina italiana selezionata, potrò invece risparmiare chiedendo al banco della macelleria un taglio meno costoso, per esempio se voglio fare uno spezzatino mi farò tagliare della polpa dall’anteriore, sempre più economico del posteriore ma adattissimo alla cucina di tutti i giorni, la spalla è altrettanto buona della coscia ma è meno richiesta e quindi costa un po’ meno.

Se desideriamo fare un bel arrosto di maiale (italiano mi raccomando) in forno, non c’è niente di più tenero e gustoso della ‘coppa’, è un taglio meno pregiato dell’arista (…già il nome…) ma molto più morbido e a prova di cuoche inesperte che hanno il terrore di servire arrosti duri e stopposi, con un taglio di coppa è riuscita certa perché il filo di grasso del tipo di taglio renderà la carne tenera e saporita.

Spesso si spende non tanto per la qualità del cibo ma per tutto quello che ci sta intorno, è ovvio che se acquisto dei funghi trifolati in busta dovrò pagare anche per confezione e manodopera con il rischio di pagare molto di più per un prodotto mediocre ma molto manipolato!

Altro discorso deve essere fatto per i surgelati che mediamente sono economici quando si acquistano non piatti pronti ma ingredienti come pesce e verdure surgelati.
Possono essere molto comodi da tenere sempre a portata di mano e sono assolutamente soddisfacenti sotto il profilo nutrizionale.
Per tutte quelle preparazioni che non valorizzano tanto la forma del singolo ingrediente quanto il sapore come zuppe o stufati il surgelato è un ottima soluzione.
Riflettiamo anche su una cosa: è meglio un pesce pescato e conservato immediatamente sul peschereccio o un altro che viaggia per mezza giornata e poi giace sotto le luci del banco del pesce fresco al supermercato e che andremo a pagare almeno il doppio?

Un altro modo banale ma sempre efficace di risparmiare è quello di utilizzare solo frutta e verdura fresca ma di stagione, quando c’è ricchezza di produzione e non vengono utilizzati metodi forzati di maturazione, ne trarrà beneficio tanto la tavola quanto il portafoglio.
Un ultimo suggerimento: per non far salire il conto della spesa: evitate i semilavorati tipo sughi pronti, salse ecc.. a parte i grandi classici (tipo maionese per chi non vuole farla, ketchup, tabasco ecc) tutto il resto lo si può fare o sostituire con altro prodotto analogo fatto in casa.

Nelle ricette di Aiutoincucina troverete molte idee per ottimizzare ingredienti economici ma nutrienti e gustosi.



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